L. 4 / IL TAPPETINO

 

„Perché pensate alla violenza del mondo? Perché non pensate alla violenza che è in voi? Tutti noi dobbiamo fare molto esercizio. perché senza disciplina non possiamo divenire liberi, né può esistere libertà nel mondo senza disciplina.“

 B. K. S. Iyengar


 

La vita cambia sempre. Nasco, muoio, ci sono momenti felici, momenti difficili. Le cose cambiano e noi con loro.

Dove si inserisce in una vita sempre fluida e in movimento la pratica dello Yoga?

Il mio tappetino è lo spazio dove liberarmi da ogni schema, un luogo per guarire, crescere, essere aperti a ciò che è tanto a quanto ciò che sarà.

Il mio lavoro è proprio questo, insegnare questa pratica e far scoprire tutto ciò che lo yoga può regalarmi. Far trovare nel proprio tappetino uno spazio sicuro. Il tappetino come un'isola di salvezza e ricerca, un luogo di libertà solo tuo.

Moltissime lezioni vengono programmate con l'intenzione di lavorare su determinate transizioni o posizioni. Spesso capita però che una volta in classe l'energia non corrisponda minimamente a ciò che avevo immaginato. In quel momento ciò che cerco di fare è proprio rimanere aperta a ciò che sta succedendo, ciò che il momento sembra chiedere. Così spesso il mio programma viene abbandonato per una sequenza che segue l'energia della classe (o questo prova a fare).
Perchè lo racconto? Perchè come si programma una lezione che spesso prende strade diverse così si programma la vita, e anche la vita va ascoltata nell'attimo in cui succede.
Penso sia importante lasciare le porte della percezione aperte, permettermi di percepire me nell’esatto momento in cui sono.

La pratica può regalare un grande senso di stabilità e centratura nei momenti difficili, ma ci saranno sicuramente momenti in cui anche praticare due saluti al sole risulterà faticosissimo.


Capita o capiterà di sentirsi fermi, di pensare di non avere più nulla da dare. Il mio invito è di portarsi comunque sul tappetino, e non per forzarsi a fare ciò che risulta troppo difficle per essere giusto, ma piuttosto per capire cosa ho da dare in questo momento.

Che il tappetino sia il tuo spazio sacro; che ti permetta di capire dove sei aldilà di dove avresti voluto essere e dove volevi andare. Mai permettere ad un'idea di diventare il tuo padrone. Le idee che ci facciamo sulle cose, sulla vita, su noi stessi, sono spesso così radicate da non lasciare lo spazio per sentire davvero come stiamo. La pratica può regalarci ciò che è a dispetto di ciò che non è più. Basta fare due passi nel tuo spazio, e lasciare che sia.

 

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TAPPETINO il mio luogo sicuro

 

 
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